lunedì 13 gennaio 2014

17 Marzo 2011



Centocinquantanni di Serie A.
Lo Stivale in lattice, il Bel Paese stagionato.
E’ la penisola dei famosi,
grandi fratelli d’Italia.
Per i giacconi dei partigiani
per le prime pagine dei quotidiani
per ogni sampietrino dei centri storici
per la storia che forse non c’è
e per quella che certamente c’è stata
per le pellicole in bianco e nero
e le canzoni a colori
per i viaggiatori e per quelli che hanno anche viaggiato
per i professori e per quelli che hanno anche insegnato
per chi ha oziato nonostante la noia
per chi ha lavorato anche di Domenica
per chi s’è suicidato nonostante la morte
per chi ha vissuto nonostante la vita

per la Poesia nonostante i poeti.

venerdì 3 gennaio 2014

Ode a due parole



La prima è un pronome personale
che suona come un rintocco di cristallo
per annunciare all’altro mondo
l’ingresso nel segreto della vita.
Segue un predicato
di tre lettere soltanto
che dice però tutto –
tutto l’essenziale e insieme l’infinito;
ciò che fa la differenza
tra vivere ed esistere,
sopravvivere al mistero.
Esca divina.
Tu ed io coi nostri nomi:
tu inizi il verbo e io lo finisco.
Risuonano in testa
come una dolce sinfonia,
ritornello che non annoia mai, sempre lo stesso e sempre diverso.
Inedite alla mia persona, dal momento che le hai pronunciate
provo invano a imitare il tono della tua voce,
a trovare l’accento che le ha rese così speciali.
E ogni volta che le ripeto
sento un brivido e tremo
dinnanzi all’infinità di cinque lettere e una pausa.